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Al via l'Aumento dei Limiti Elettromagnetici per le Reti Mobili

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aumento emissioni elettromagnetiche
Innalzamento dei limiti di emissioni elettromagnetiche del 150%: perché e con quali rischi

Da oggi, 29 aprile 2024, avranno efficacia nuove disposizioni in materia di aumento dei limiti di emissioni elettromagnetiche, in favore dello sviluppo dell'infrastruttura radiomobile e del 5G. Scopri le novità, i rischi e le opportunità.

Aumento delle Emissioni Elettromagnetiche

Gli operatori di telefonia che gestiscono infrastruttura di rete possono da oggi incrementare le emissioni elettromagnetiche nell'etere. A distanza di circa 21 anni, l'Italia attua queste modifiche per effetto delle disposizioni previste prima dal D.L. Concorrenza e diventato legge n. 214/2023, ovvero la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, da un tetto di 6 V/m a 15 V/m (volt per metro).

Era dal 2003 che gli operatori chiedevano una rivalutazione riguardante un possibile innalzamento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche, anche al fine di un concreto efficientamento progettuale e di spesa relativo alle reti radiomobili, in favore di un potenziale e mostruoso risparmio circa i costi infrastrutturali e di rollout.

Già: gli utenti chiedono sempre più maggiore copertura per sfruttare sempre meglio i servizi proposti dalle offerte di telefonia mobile, sia in città, sia in aree rurali. Ma a quali costi per salute e ambiente?

Maggiori Emissioni Elettromagnetiche: c'è da preoccuparsi?

aumento emissioni 5G

Sebbene il dato riveli macroscopicamente che il tetto delle emissioni sia stato più che raddoppiato, di fatto il valore massimo stabilito è ancora inferiore ai limiti europei, pari a 61 volt/metro (così come definito dall'ICNIRP*). La soglia stabilita dall'Italia è quindi di 4 volte inferiore rispetto a quanto citato dalle norme europee.

Con questo incremento, inoltre, potrebbero esserci delle ricadute giudicate come positive per quanto riguarda lo sviluppo del 5G e delle sue reti. Secondo il MIMIT, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tale adeguamento dei limiti persegue i principi di equa ripartizione dello spazio elettromagnetico e il principio di effettività.

Chi è l'ICNIRP?

*L'ICNIRP, acronimo inglese traducibile in Commissione Internazionale per Protezione da Radiazioni Non Ionizzanti, è un ente non governativo riconosciuto dall'OMS composto da tecnici ed esperti indipendenti che curano indagini e ricerche in merito a possibili effetti negativi legati all'esposizione umana alle radiazioni non ionizzanti.

Perché l'incremento dei limiti elettromagnetici è importante per le reti

Se da un lato l'innalzamento dei tetti massimi dell'elettromagnetismo può rappresentare una "intangibile" preoccupazione per i cittadini dal punto di vista dei possibili rischi per la salute, dall'altro rappresenta un importantissimo volano per lo sviluppo del Paese e svolge un ruolo chiave di sblocco per l'implementazione e il successivo sviluppo delle reti mobili italiane. In concreto, una cella che emette segnale con una potenza maggiore, fornirà maggiore copertura mobile sul territorio, riverberando il segnale su un'area più vasta. Da ciò, deriva che per gli operatori sarà sufficiente un investimento di minore consistenza per lo sviluppo della copertura in una data area geografica.

Gli operatori, che secondo Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano hanno visto dal 2008 al 2021 quasi un dimezzamento dei ricavi (-45,7%), potranno sviluppare reti radiomobili con un minor numero di antenne. C'è da considerare un altro dato di realtà: oltre il 62% dei siti di antenne in aree urbane non può essere migliorato in favore del 5G, comportando un aggravio stimato di circa 1,5 miliardi di euro per ogni operatore. Sul punto, il maggior "inquinamento elettromagnetico" favorirebbe certamente una maggiore copertura a parità di scenario.

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