Adeguamento Tariffe Telco all'Inflazione: le Regole dell'AGCOM

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Adeguamento Tariffe Internet all'Inflazione
L'AGCOM fissa le regole per gli Operatori di Telefonia al fine di tutelare gli utenti sugli aumenti legati all'Inflazione

Con l'approvazione della delibera n. 307/23/CONS, l'AGCOM fa chiarezza sui contratti relativi alla fornitura dei servizi di comunicazioni elettroniche. Tra gli argomenti trattati, uno dei temi caldi del 2024: l'adeguamento delle tariffe internet all'inflazione. Vediamo cosa cambia per gli utenti e gli operatori.

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Le Regole AGCOM per l'Adeguamento all'Indice dei Prezzi al Consumo

Agcom
Agcom | Credits: profilo Twitter di AGCOM

Come abbiamo visto in un articolo precedente, la delibera 3.307/23/CONS dell'AGCOM rappresenta una pietra miliare nell'ambito dei contratti internet proprio perché va a regolamentarli. Tra i numerosi aspetti che vengono toccati all'interno della delibera c'è la questione dell'adeguamento dei prezzi internet all'inflazione, uno dei temi caldi di quest'anno nell'ambito delle telecomunicazioni.

L'articolo 8-q della delibera è quello specificamente dedicato a questo aspetto ed è volto a indicare agli operatori di telefonia non solo il modo corretto di applicare gli aumenti delle tariffe, ma soprattutto le corrette modalità di comunicazione ai consumatori. 

In più, a seguito dell'entrata in vigore di questo regolamento, l'AGCOM getta una chiara linea di demarcazione tra il prima e il dopo. Nel comma 14 dello stesso articolo, in particolare, viene indicato che le disposizioni si applicano a tutti i contratti indipendentemente dal momento della stipula e che eventuali precedenti clausole di adeguamento dei prezzi al consumo introdotte nei contratti internet devono essere automaticamente considerate nulle in assenza di un esplicito consenso da parte del consumatore.

Entriamo un po' più nel dettaglio. Continua a leggere per scoprire cosa è stato previsto e se non vuoi perderti altri aggiornamenti come questi, iscriviti al nostro canale Telegram.

Obbligo di Accettazione in Forma Scritta e Modifiche Contrattuali

Ne parla il primo comma dell'articolo 8-q della delibera: l'adeguamento periodico delle tariffe di telefonia all'inflazione rientra tra le modifiche contrattuali e pertanto può essere attuato dall'operatore telefonico solo previa accettazione in forma scritta da parte dei consumatori. Se manca l'accettazione esplicita da parte dell'utente, l'adeguamento non può essere applicato e restano in vigore le condizioni contrattuali previste.

Il nostro consiglio è quello di controllare nel tuo attuale contratto internet di telefonia fissa e/o mobile per verificare che siano presenti delle clausole specifiche relative all'adeguamento delle tariffe all'inflazione. Se non lo sono, allora la tua tariffa al momento non è soggetta all'adeguamento all'inflazione. 

Cambio Offerta Internet Gratis: Quando è Possibile?

L'AGCOM ha stabilito nel comma 2, inoltre, che se l'aumento delle tariffe legato all'adeguamento all'inflazione è dipendente da un indice oggettivo dei prezzi stabilito da un istituto pubblico (come il FOI, per esempio) esso non costituisce una modifica contrattuale e non dà il diritto all'utente al recesso gratuito. Di pari passo, l'aumento legato all'inflazione non può essere gestito dagli operatori internet come una modifica unilaterale del contratto.

Questo aspetto è volto ad annullare la possibilità che queste modifiche così importanti alle tariffe vengano fatte passare dagli operatori internet come semplici modifiche tariffarie e vengano automaticamente applicate a cascata da quest'anno anche a contratti sottoscritti negli anni precedenti quando ancora questo aspetto non era stato adeguatamente regolamentato dall'AGCOM.

Sebbene questo comma sembra andare contro gli interessi degli utenti, in realtà non è così perché viene comunque prevista dalla delibera una forma di tutela. Il comma 7 dello stesso articolo, infatti, indica che se l'adeguamento è superiore al 5% del canone l'utente può richiedere all'operatore interne di passare a un'offerta con analoghe caratteristiche che non preveda il meccanismo di adeguamento. In questo caso, il cambio di offerta è completamente gratuito per l'utente.

Cosa Succede se l'Indice Annuale Scende?

Nel caso in cui l'indice annuale legato all'inflazione scenda, l'operatore internet è obbligato a ridurre le tariffe in misura corrispondente al calo dell'inflazione. In più, i contratti internet non potranno prevedere alcun correttivo rispetto all'applicazione integrale dell'indice né potranno essere applicare soglie rispetto all'indice o aumenti minimi nel corso del periodo contrattuale.

Questo, per esempio, significa che nel caso in cui l'indice annuale diminuisca l'operatore internet non potrà applicare dei sistemi correttivi volti a determinare comunque l'aumento delle tariffe piuttosto che il loro calo.

Viene stabilito, inoltre, che l'applicazione dell'adeguamento delle tariffe all'indice dei prezzi al consumo non può avvenire prima di 12 mesi dall'adesione contrattuale. Per i contratti internet sottoscritti a gennaio 2024, quindi, l'adeguamento delle tariffe all'inflazione potrà essere applicato a partire da gennaio 2025.

Come Verrà Comunicata la Nuova Tariffa?

Sia nel caso di adeguamento positivo, sia negativo della tariffa internet all'inflazione, l'operatore di telefonia deve comunicare per iscritto o su un supporto durevole l'entità dell'aumento o della diminuzione dei costi almeno un mese prima della sua entrata in vigore.

La comunicazione non potrà essere accorpata ad altre informative e potrà avvenire, in particolare:

  • tramite la fattura internet;
  • via SMS;
  • via e-mail;
  • in ogni caso, anche con apposita notifica all'interno dell'area clienti.

La comunicazione, inoltre, dovrà indicare chiaramente il nuovo prezzo applicato all'offerta internet, sia essa di telefonia fissa o mobile.

Le Clausole di Indicizzazione da Comunicare già Online

Al fine di garantire agli utenti adeguata chiarezza e trasparenza, l'AGCOM stabilisce anche che le clausole di indicizzazione delle tariffe vanno incluse nella descrizione delle offerte commerciali insieme alle condizioni economiche e vanno messe in evidenza su tutti i canali di comunicazione.

Aspettiamoci, quindi, importanti cambiamenti, in primo luogo, anche sui siti web degli operatori di telefonia nei prossimi mesi: le tariffe indicizzate dovranno essere chiaramente indicate.

Quali Indici Potranno essere Utilizzati?

L'AGCOM dà chiara indicazione anche degli indici che potranno essere utilizzati dagli utenti come metro per stabilire l'adeguamento delle tariffe. In particolare, sarà possibile utilizzare l'Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) senza tabacchi.

Si tratta, in particolare, di un'indice periodico dell'ISTAT già utilizzato per esempio, per l'adeguamento dei canoni d'affitto o dell'assegno dovuto al coniuge in caso di separazione. 

La prossima diffusione dell'Indice ISTAT ci sarà il 16 gennaio 2024: sarà a partire dai dati del prossimo indice, quindi, che gli operatori di telefonia potrebbero decidere di adeguare le tariffe internet, sempre se si saranno messi in linea con le nuove disposizioni dell'AGCOM.

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