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Bollette Telefoniche: Come Leggerle e Quanto Conservarle?

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Guida alle bollette telefoniche
Bollette telefoniche: come sono strutturate, dove trovare il codice migrazione, mancato pagamento e conservazione delle fatture

La bolletta telefonica è la fattura che il cliente riceve periodicamente da parte dell'operatore telefonico con cui ha sottoscritto un abbonamento. Conoscere le voci presenti al suo interno è importante per poter esercitare i propri diritti e assolvere ai doveri verso il proprio provider nei tempi prescritti dalla legge.

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Come leggere la bolletta telefonica? Guida alle voci

La bolletta internet è una fattura che l'utente riceve mensilmente dalla compagnia con cui ha sottoscritto un'offerta internet casa o un'offerta di telefonia mobile. Al giorno d'oggi, leggere una bolletta è un'operazione abbastanza semplice; tuttavia, avere una panoramica generale delle voci presenti nel documento può essere utile per la comunicazione di eventuali reclami o delucidazioni al gestore.

Bolletta Telefonica
Esempio di Fattura Vodafone | Credits: Vodafone.it

Il documento può arrivare in formato cartaceo tramite posta oppure in un file digitale con un'e-mail e, seppure tenda a essere leggermente diverso da un operatore all'altro, di solito nella prima pagina contiene più o meno le stesse informazioni.

  • Dati dell'intestatario: sono presenti nel primo foglio della fattura internet, nella parte. Vi si leggono, in particolare: nome, cognome, codice fiscale e indirizzo dell'intestatario del contratto telefonico. Alcuni operatori riportano qui anche il numero di telefono a cui è associata la fattura. Se è attivo un abbonamento internet senza linea fissa, il numero di telefono potrebbe non esserci; in alternativa, potrebbe essere sostituito da un codice alfanumerico.
  • Totale della fattura: indica il costo totale da saldare all'operatore telefonico insieme alla data di scadenza del pagamento. Se il cliente non ha richiesto l'addebito bancario, alla fattura viene allegato un bollettino postale contenente questi dati.
  • Periodo di fatturazione: il periodo al quale fanno riferimento i costi e i consumi riportati all'interno della bolletta del telefono.
  • I riferimenti alle utenze incluse all'interno della fattura: anche in questo caso, le voci sono variabili e legate a cosa include l'offerta internet casa sottoscritta.
  • Il codice di migrazione: il codice identificativo dell'utenza internet. Può essercene più di uno e stanno a indicare i servizi attivi sulla linea telefonica.

Nella seconda pagina della fattura telefonica viene generalmente spiegato il dettaglio dei costi e dei consumi. Le voci in fattura, anche in questo caso, possono differire in base all'abbonamento sottoscritto: solo internet, solo linea fissa, internet e linea fissa o inclusivo di più servizi (mobile, pay tv, energia, ecc).

Esempio fattura TIM
Esempio di Fattura TIM | Credits: Tim.it
  • Riepilogo costi degli abbonamenti: se si tratta di un'opzione Voce, saranno presenti solo i costi fissi o le chiamate a consumo; tuttavia, a questo servizio possono aggiungersi gli abbonamenti internet e mobile: in questo caso, le voci di costo saranno molteplici (più eventuali sconti), ma sarà comunque presente il totale da pagare nella stessa sezione.
  • Dettaglio consumi delle chiamate: vengono descritte le singole voci con conteggi separati per ciascuna sezione (chiamate locali, interurbane, internazionali e verso cellulari). Può essere utile conoscere queste voci quando si hanno esigenze particolari e si desidera scegliere un'offerta specifica, come una tariffa pensata per le chiamate verso l'estero.
  • Abbonamenti sottoscritti: oltre alle informazioni sulle chiamate, in questa sezione sono presenti informazioni sull'abbonamento internet (ADSL o fibra) e i relativi costi.  
  • Servizi aggiuntivi: vengono indicati i servizi correlati all'abbonamento telefonico o internet, come le rate per utilizzare router e telefoni proposti dal proprio gestore.

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Dove trovare il codice di migrazione sulla fattura telefonica?

Il codice di migrazione è una stringa alfanumerica che permette di identificare il gestore telefonico per la linea fissa e per il servizio Internet. Risulta utile quando si desidera passare da una compagnia telefonica all'altra per mantenere il proprio numero di telefono fisso e assicurarsi che la precedente utenza venga cessata.

Il codice di migrazione è conosciuto anche come codice segreto o codice di trasferimento utenza e potrebbe essere simile a questa stringa: WIN0612345678006 Z.

L'identificativo per il gestore è stato sancito dalla delibera n. 274/07/CONS dell'AGCOM, Autorità Garante per le Comunicazioni.

Di solito, puoi trovare il codice di migrazione nella prima pagina della tua fattura telefonica, insieme alle informazioni dell'intestatario dell'abbonamento. In alcuni casi, invece, il codice è collocato in una sezione apposita.

Come mai su alcune bollette sono indicati 2 codici di migrazione? A volte, potresti trovare 2 codici di migrazione all'interno della stessa bolletta: questo avviene quando hai attivato due servizi come, per esempio, un abbonamento di telefonia fissa e un'offerta per la connessione Internet.

Cosa succede se non pago la bolletta internet?

A volte, può capitare di non pagare la bolletta internet, magari perché ci si dimentica di effettuare il bonifico. Non pagare la bolletta al proprio gestore telefonico sottopone gli utenti a differenti situazioni, in base all'iterazione della morosità.

La prima tipologia è la morosità occasionale, che risulta la più frequente tra gli abbonati e avviene quando l'utente dimentica di pagare la fattura internet entro la data stabilita dal gestore. In questo caso, il provider invia uno o più solleciti; di solito non vengono intraprese delle azioni legali né viene interrotto il servizio, ma potrebbe essere richiesto un costo extra da sostenere, commisurato ai giorni di ritardo del pagamento.

Se, invece, l'abbonato ignora le notifiche da parte del gestore per più mesi, si parla di morosità persistente: in questa situazione, il provider può ridurre la velocità della connessione Internet oppure interrompere il servizio

Quando l'utente, dopo i solleciti e i provvedimenti da parte del gestore, persiste nel non accreditare l'importo e i costi legati al ritardo del pagamento, sarà sottoposto a un decreto ingiuntivo per morosità grave. In più, sarà imposto un termine ultimo da rispettare per saldare il debito con la compagnia telefonica; se non si rispetta questa data, l'autorità competente può pignorare i beni dell'abbonato.

Quando si entra nel SIMOITEL?

Se a seguito di diversi solleciti l'utente non salda la bolletta telefonica è possibile che venga inserito nel SIMOITEL (Sistema Informativo sulle Morosità Intenzionali nel settore della Telefonia), un elenco gestito dalla Centrale Rischi Finanziari (CRIF), in cui sono inseriti i cattivi pagatori delle bollette di telefonia e del servizio Internet.

Una volta che si viene inclusi in questa lista, non è possibile sottoscrivere altri contratti telefonici fino alla cancellazione dal SIMOITEL.

Nonostante le restrizioni applicate agli utenti morosi, entrare nell'elenco SIMOITEL non è semplice, perché è necessario che si verifichino in contemporanea alcune condizioni:

  1. È stato effettuato il recesso dal contratto Internet da non meno di tre mesi.
  2. L'insoluto è uguale o superiore ai 150 euro.
  3. Non sono state pagate le bollette nei primi 6 mesi del contratto.
  4. Si sono presentate situazioni di morosità da parte dell'utente anche in passato. 
  5. Il cliente non ha mai presentato contestazioni, reclami relativi alle bollette non pagate o istanze di conciliazione.
  6. L'utente ha ricevuto un preavviso di almeno 30 giorni in cui veniva informato dell'imminente iscrizione nel registro SIMOITEL.

I dati dei cattivi pagatori che presentano inadempimenti non regolarizzati vengono conservati nel SIMOITEL per 60 mesi dal recesso dal contratto. Il nome del debitore, tuttavia, può essere rimosso dal registro entro sette giorni da parte del CRIF o del gestore telefonico: affinché ciò avvenga, è necessario risolvere tutte le controversie con il provider e saldare i pagamenti insoluti con le relative spese addebitate per il ritardo del pagamento.

Come Comunicare l'avvenuto pagamento della fattura internet?

In caso di dimenticanza è possibile saldare il debito con il proprio gestore telefonico in qualsiasi momento pagando la bolletta in ritardo. Sebbene generalmente non sia necessario comunicare l'avvenuto pagamento al proprio gestore può essere comunque utile farlo, soprattutto se la fattura internet è stata pagata dopo diversi solleciti.

Se si ha la necessità di comunicare l'avvenuto pagamento di una fattura telefonica è possibile farlo tramite uno dei canali ufficiali messi a disposizione dal provider: il numero verde, il Fax oppure accedere alla sezione specifica sul sito ufficiale.

  • Tre rapide soluzioni per non dimenticare di pagare la bolletta Internet
  • Imposta un promemoria: puoi scaricare un'app, impostare una sveglia o un avviso sul tuo calendario digitale.
  • Attiva la ricezione tramite e-mail della bolletta: in questo modo, riceverai la fattura del servizio Internet in formato digitale ed eviterai la possibile dispersione del documento cartaceo inviato via posta.
  • Imposta la domiciliazione bancaria: questo metodo di addebito sul tuo conto corrente ti permette di velocizzare le operazioni di pagamento; in più potrai evitare la fila alle poste.

Per quanto tempo va conservata la bolletta internet e qual è la prescrizione?

In questo paragrafo ti illustreremo cosa dice la legge in merito alla prescrizione delle bollette telefoniche e quanto tempo bisogna conservare le fatture ricevute.

Partiamo innanzitutto dal significato di prescrizione, un istituto giuridico disciplinato dall'art. 2934 c.c. e definito dalla Treccani come "l'estinzione di un diritto quando il titolare non lo eserciti per il tempo determinato dalla legge".

Cosa succede nel caso delle bollette telefoniche? Se il gestore non ha sollecitato la richiesta di pagamento entro i termini previsti dal contratto, il cliente può evitare di pagare le bollette contestate in ritardo. In poche parole: con il termine del periodo di prescrizione, si estingue anche il dovere di saldare il debito da parte dell'abbonato.

L'istituto della prescrizione, tuttavia, non viene applicato in modo automatico: è necessario contattare il gestore per informarlo che non si ha intenzione di pagare l'importo, dato che il debito si è prescritto. In casi come questi, puoi presentare il reclamo tramite A/R, PEC o fax.

Fino al 2019, il tempo di prescrizione per le bollette Internet era pari a 5 anni, come stabilito dall'art. 2948 CC: difatti, questi documenti rientrano nella categoria di tutto ciò che va pagato in modo periodico durante l'anno o in periodi più brevi. Tuttavia, le Leggi di bilancio 2018 e 2020, con focus su L. n. 205 del 2017 e L. n. 160 del 2019, hanno cambiato le tempistiche previste: per gli abbonamenti telefonici, luce e gas, il tempo di prescrizione è pari a 2 anni a partire dalla scadenza della bolletta.  

Va ricordato, inoltre, che per le fatture emesse fino al 31 dicembre 2019 vale ancora la prescrizione a 5 anni, mentre per le fatture erogate dal primo gennaio 2020 si applica un tempo di prescrizione di due anni.

A questo punto, per quanto tempo bisogna tenere le bollette pagate? Se le fatture sono state emesse prima del 2020, si consiglia di conservarle per 5 anni; se i documenti sono stati erogati dopo il 2020, la conservazione delle bollette del telefono suggerita è di 2 anni.

Domande Frequenti su Bollette Telefoniche

Quando arrivano le bollette del telefono?

Le bollette del telefono arrivano agli abbonati con cadenza mensile.

Come risparmiare sulla bolletta telefonica?

Se si vuole risparmiare sulla propria bolletta telefonica, bisogna innanzitutto fare attenzione ai servizi accessori, eliminando eventuali opzioni non indispensabili per le proprie esigenze. In più, si può valutare la possibilità di cambiare operatore o tipo di abbonamento. Se temi che in bolletta siano stati inseriti dei costi nascosti, puoi farla controllare da un esperto tariffe. Contattaci al numero 02 829 503 14.al numero 02 829 503 14.prendendo un appuntamento.prendendo un appuntamento.

Cosa fare se l'intestatario della bolletta telefonica è deceduto?

In caso di morte del firmatario del contratto, è necessario effettuare la modifica dell'intestatario per continuare a utilizzare il servizio. In più, gli eredi sono tenuti a pagare le eventuali bollette non saldate.

Come cambiare l'intestatario della bolletta telefonica?

Ci sono due modalità con cui è possibile cambiare l'intestatario del proprio contratto: si può ricorrere al subentro gratuito se si appartiene allo stesso nucleo familiare, se si è separati oppure se il firmatario del contratto è deceduto e ne siamo gli eredi; per chi non fa parte della stessa famiglia, invece, è necessario effettuare il subentro oneroso.

Come scoprire se si è nell'elenco SIMOITEL?

Per scoprire se sei stato inserito nella lista dei cattivi pagatori SIMOITEL, puoi inviare una richiesta al CRIF, compilando il modulo online presente sul sito ufficiale SIMOITEL > FAQ > Accesso ai Dati. La Centrale Rischi Finanziari ti invierà la risposta in un'email o tramite posta entro 30 giorni dalla ricezione del documento (contenente il modulo firmato e i tuoi dati identificativi), come sancito del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati UE 2016/679.

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